Pensiero ed azione di Luigi Sturzo prima del Partito Popolare
Chi intende iniziare uno studio su Luigi Sturzo non può trascurare di interessarsi al suo passato intransigente, papale ed astensionista, perché senza questa conoscenza "non è possibile spiegare come mai il luogo dell'approdo sia stato il popolarismo", studiando, per poter capire la posizione di partenza del nostro, il pensiero cattolico prima del sorgere della questione romana ed il movimento cattolico dopo l'enciclica di Pio IX "Quanta Cura", con l'annesso sillabo. Dopo questa indagine ideologica, è necessaria una seconda che abbia di mira la Sicilia e le sue condizioni, quali erano nel 1895, anno in cui il ventiquattrenne sacerdote comincia la sua attività di organizzatore e di propagatore dell'Azione Cattolica e dell'Opera dei congressi in Sicilia. Dopo queste due indagini propedeutiche, studiando da vicino l'opera di L. Sturzo, dalla sua prima attività del 1895 all'"Appello ai liberi e forti", si cercherà di mettere in luce gli aspetti della sua prima azione, come divenne democratico cristiano e come intese la "Democrazia Cristiana", i motivi che lo differenziarono dal Murri e dal Toniolo, la sua azione dopo la crisi della prima Azione Cattolica, come si orientò dopo lo scioglimento dell'Opera dei congressi, quale importanza ha avuto, nella sua formazione politica la partecipazione all'attività amministrativa e come concepì un partito dei cattolici.
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