Bambino senza scarpe (Un)
La fisarmonica restò sempre un sogno riposto nel cassetto. Quei due soldi di risparmio, non avendo più alcuna fonte di guadagno, li spesi in breve tempo fra gelati, cioccolata caramelle banane e, per concludere, con un pacchetto di sigarette "serraglio". Se dovevo prendermi un vizio, era necessario cominciare bene. Le "serraglio" erano le sigarette più profumate e, in assoluto, le più costose. Dagli occhi dell'adolescente "Pino", un commovente e avvincente insieme di fatti e misfatti del bambino scapestrato, in un paesaggio immobile, incantato tra casali in tufo e sentieri interrati, preservato da rumori. Tra campi di grano, polveroni da "Topolino", zuccherate da sogno, giochi su tegole e corse a piedi nudi sulla breccia, duelli di spade e bizzarre marachelle, fino alla maturità e alla scelta della propria, personale e irrinunciabile libertà. In uno scenario di stenti e sacrifici, di attese e sogni, uno spaccato di vita rurale e di nervi, dove la natura, nella sua crudezza, accompagna una crescita acerba ed efficace, necessaria al ragazzo del collegio. Un "tesoretto" della ricostruzione italiana, un documento singolare del dopoguerra di provincia.
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