Terra e guerra
Fra Scarlata e la volontà di lasciare una testimonianza scritta delle sue esperienze di vita (guerra, emigrazione, impegno politico) c'era di mezzo il destino. Quel destino che lo aveva portato, da bambino, non sui banchi di scuola, ma a pascolare le greggi. Ma la volontà dell'uomo, quando è di ferro, non conosce ostacoli: l'autore non si è fatto intimidire dall'ortografia e dalla grammatica e, ignorandole apertamente, ha preso carta e penna e ha cominciato a scrivere. Lo ha sostenuto in questa immane fatica l'obiettivo preciso di tramandare ai figli, ai nipoti, agli amici, la storia della sua vita generosa, che è un frammento infinitesimo della storia più grande, ma sempre e comunque storia vera, autentica, fondamentale, umana.
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