Galileismo, kantismo e tecnocrazia. Il ruolo del politico oltre la modernità
Successivamente alla stagione dei totalitarismi europei e oltre i tentativi storici moderni che hanno saturato scientificamente l'interrogazione politica sul cosa e sul chi noi siamo, nello spazio europeo è calato un veto: la rinuncia da parte della filosofia di pensare il politico. Il regime di potere instauratosi a partire da questa interdizione, sull'oscenità stessa del politico, è la tecnocrazia. Oltre quest'ultima, e al di là della sua crisi, questo volume si sforza di ritornare a riflettere politicamente l'Europa non a partire da paradigmi galileiani e kantiani ma, sfondando le modernità, risalendo fin dentro i nostri corpi le passioni della carne e il paradosso stesso dell'espressione.
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