Liberaci dal male
Chi segue da anni Alessandro Gnocchi nei suoi studi su Giovannino Guareschi amerà anche questo romanzo. In "Liberaci dal male", Gnocchi racconta la propria terra con lo stesso amore a cui attingeva l'inventore di Mondo piccolo per cantare la sua Bassa. Ma, allora, perché vi ambienta una straziante storia di sangue? Perché la gente di campagna ha bisogno di emozioni forti per essere raccontata e mostrare la propria anima: e gli abitanti di Villalta non fanno eccezione. Così, questo luogo incantato, in cui non è difficile riconoscere il paese dell'autore, improvvisamente, viene sconvolto dalle gesta diaboliche di un assassino. Dunque, il libro che avete tra le mani è semplicemente un giallo? Se amate la suspense e l'intreccio, sì. Ma queste pagine sono molto di più. Descrivono ambienti trasognati, personaggi grotteschi, amori e amicizie d'altri tempi. Sono dense di tensione, ma si aprono spesso al più schietto umorismo. Vi faranno ridere, vi faranno piangere, vi faranno trepidare. Ma, soprattutto, vi faranno guardare in Cielo al momento di chiedere "Liberaci dal male".