Geopolitica dell'America centrale. Le inquietudini, l'eredità, il futuro
Il tempo delle guerriglie è forse concluso, ma la gente centroamericana ha ancora fame di benessere, oltre che di pace. Dallo stato settentrionale del Guatemala a quello meridionale di Panama, i paesi dell'istmo sono ancora lontani dal trovare concordia e pace sociale, lontanissimi dal trovare benessere per tutti i propri abitanti. L'inquietudine ha origini antiche, radicate nella tradizionale distanza tra le diverse classi sociali; confermate nei secoli della colonizzazione spagnola e non superate dagli anni dell'indipendenza e della parziale modernizzazione. Lo strapotere delle oligarchie non ha consentito che venissero definiti dei terreni di confronto istituzionale e spesso ha trasformato lo Stato in uno strumento di controllo e dominio. Incombono su tutta la regione la vicinanza e gli interessi economico-strategici della maggiore potenza mondiale, gli Stati Uniti. Aggravano la debolezza politica e sociale dell'intero territorio le sue divisioni interne: tra stato e stato, tra classi sociali, tra etnie. Spesso il folklore nasconde, in parte, la povertà e la segregazione presenti ovunque.