Mangiami. 1.
"Ce l'hanno propinata in tutte le salse. Gli ennesimi sequel di "Non aprite quella porta" e "Le colline hanno gli occhi" sono di questi giorni. Per non parlare degli apocrifi che più o meno dichiaratamente ne sono figli. Figli che mangiano i padri. Senza dimenticare la gloriosa stagione italiana dedicata al filone. Ma non solo il cinema, anche la letteratura ne è piena. Dalla scoperta delle arcaiche Americhe abitate da quegli "apocalypto" come direbbe qualcuno e descritte dai sanguinari conquistadores spagnoli, alle sventure caraibiche del celebre Gordon Pym di E.A. Poe fino agli episodi di cronaca nera nascosti sotto i giardini curati e rigogliosi del vicino mai troppo prudente. Anche in questo momento il rito si consuma uguale nell'assoluta tranquillità e normalità per alcuni clan indigeni dell'Amazzonia e dell'Oceania. Per non parlare del mondo animale. Sto parlando di antropofagia. Di cannibali. Di uomini che mangiano altri uomini. Della primaria e atavica paura dell'uomo, di diventare cibo per un suo simile, di trasformarsi da cacciatore a preda. Da carnivoro a carne".
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