Rock progressivo italiano. The Complete Discography. Ediz. italiana e inglese
Se capitate in Giappone, non vi sarà difficile trovare nei negozi appositi 'scintillanti' edizioni in CD di album ormai introvabili della dorata stagione del rock progressive italiano. Alcuni titoli è quasi più facile trovarli nella terra del Sol Levante che da noi, anche se qualche zelante distributore negli ultimi anni ha provveduto a ristampare qualche titolo dato per disperso nel 'mare magnum' della discografia mondiale, colmando così vuoti artistici di cui molti appassionati non riuscivano a vedere il fondo. Se poi siete tra coloro che negli anni '70, oltre a reperire i fondamentali (e parlo di Genesis, Yes, Van Der Graaf Generator, Gentie Giant, E.L.P. e King Crimson, giusto per citare proprio coloro di cui non se ne può fare a mano), avete avuto premura nell'acquistare vinili di Premiata, Banco, Orme, ma anche qualche cosa di molto meno conosciuto alle masse, tenetevi stretti quei piccoli 'tesori', visto che certi album sono merce rara e alcuni sono divenuti addirittura una sorta di 'Sacro Graal' per i collezionisti più incalliti. A fianco dei grandi nomi di marca britannica sopra citati (è in Inghilterra infatti che il rock progressive si definisce nel modo migliore), in Italia si sviluppò un nugolo impressionante di band ed artisti, molti dei quali oggi dimenticati dai più. Magari riuscivano a realizzare un disco soltanto e pochi furono coloro che videro il successo commerciale e resistettero nel tempo (la Premiata Forneria Marconi è viva e vegeta e oggi si è buttata nell'opera rock, vedi il recente "Dracula" prodotta da David Zard, il Banco del Mutuo Soccorso e le Orme fanno capolino ogni tanto con tour e dischi e non hanno perso la voglia di suonare). Ma il fermento fu totale e scosse gran parte della penisola, con i musicisti che sentivano la corrente elettrica dei loro strumenti sotto pelle, generando vibrazioni creative che per pochi anni furono la colonna sonora di una generazione.
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