Italy & Hungary. Humanism and art in the early Renaissance. Testi in italiano e inglese
Verso la fine del XV secolo il Regno di Ungheria, grazie al suo re, Mattia Corvino, e agli umanisti di corte Janos Vitéz e Giano Pannonio, fu la prima nazione, al di fuori dell'Italia, ad abbracciare le arti e il pensiero rinascimentali. Mattia creò una delle più famose biblioteche del mondo occidentale, la Bibliotheca Corviniana, la cui importanza era superata solo dalla Biblioteca Vaticana. La corte fu frequentata da diversi umanisti italiani e, grazie all'amicizia che lo legò a Lorenzo il Magnifico, Mattia ottenne i servizi di grandi artisti fiorentini quali Andrea del Verrocchio, Benedetto da Maiano e Filippino Lippi. Dopo la morte di Mattia nel 1490, l'interesse per l'arte rinascimentale fu portato avanti dalla vedova, la napoletana Beatrice d'Aragona, e dai suoi successori Ladislao II di Boemia e Ungheria e Luigi Jagiello. I ventuno saggi contenuti in questo volume, pubblicato in coedizione con il prestigioso Harvard University Center for Italian Renaissance Studies di Villa I Tatti, presentano una scelta aggiornata della più recente ricerca sullo sviluppo dell'umanesimo e dell'arte rinascimentale nell'Ungheria di Mattia Corvino e dei suoi successori. Le numerose illustrazioni che corredano il volume documentano eloquentemente il ruolo della corte ungherese nella storia della Rinascenza in Europa.
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