Il conflitto epistemologico. Psicoanalisi e neuroscienze dei processi anticonoscitivi
L'autore si propone di analizzare la patologia dei processi di pensiero da un doppio vertice utilizzando le teorie e le scoperte che in questo secolo sono emerse sia dalla ricerca psicoanalitica che quella neuroscientifica. Lo scopo è quello di formalizzare in un modello semplice, ma il più possibilmente esaustivo, le nostre conoscenze attuali sul funzionamento emocognitivo nella normalità e nella patologia, ovvero come l'affettività venga mentalizzata e resa pensabile o come questo processo fallisca e sfoci in un funzionamento di tipo anticonoscitivo. Studi psicoanalitici da una parte e ricerche neuroscientifiche dall'altra, hanno permesso di isolare alcuni importanti fattori che congiuntamente agiscono nel facilitare o nel contrastare il funzionamento mentale più o meno patologico che caratterizza ognuno di noi (l'epistemopatologia personale). Dopo aver introdotto lo sfondo teorico su cui l'autore si muove, che parte dalla psicoanalisi bioniana e dalle ricerche sulla mentalizzazione e giunge alle moderne neuroscienze cognitive e affettive, vengono passati in rassegna questi fattori cosi come sono stati scoperti nei vari campi di ricerca. Per concludere, viene esposto un modello formale del conflitto epistemologico e le declinazioni terapeutiche di un simile approccio sono discusse indagando i meccanismi neurocognitivi della regolazione emozionale e di come esse permettano lo sviluppo e il mantenimento di un sano funzionamento psicologico nella vita e in psicoterapia.