... E sia!
In un'epoca in cui l'apparire è diventato cifra del vivere socievole e sociale, l'autore rivendica il silenzio per le espressioni più vivide dello spirito. La poesia, sommessa, breve, fuggevole apre e chiude il continuum di silenzio da cui è scaturita. La brevità delle composizioni si ispira molto liberamente alla tradizione poetica giapponese, di cui è, tra l'altro, debitrice per i delicati ideogrammi - opera paziente della maestra Junko Fujita - che coagulano visivamente il senso dei versi.
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