In-giustizia sotto pelle
Dietro i successi professionali del giovane magistrato Roberto Scialli, si nascondono una vicenda umana dolorosa e una storia affettiva a dir poco disordinata. Antichi traumi infantili irrisolti e insoddisfacenti relazioni amorose, nelle quali il sentimento è soffocato dalla componente sessuale, influenzano in negativo le capacità investigative di un giudice che, inizialmente destinato ad un lusinghiero successo professionale, vede compromessa la luminosa carriera dalla sua incapacità di liberare la mente da una visione egoistica della vita (è la cosiddetta sindrome dell'ipertrofia dell'io, della quale si parla ampiamente nel romanzo). Saranno le "sue" donne, concorrenti prima e alleate poi, a riscattarsi dalla schiavitù dei sensi alla quale il fascino del dott. Scialli le ha condotte, costringendolo ad interrogarsi in modo sofferente sui suoi insuccessi di uomo.