Romagna nostra. Autobiografia semiseria di un promoter predestinato
Il titolo di questo libro riecheggia quello del brano più celebre di Secondo Casadei, Romagna Mia, canzone che dal 1954 non smette di suonare e far ballare, in Italia e nel mondo. Al punto da essere diventata una sorta di "luogo comune", un'immagine stereotipata del modo stesso di fare musica nella regione delle balere, della piadina e del sangiovese. Poi vennero gli Ottanta, gli anni della "Romagna loro": quelli delle discoteche, dell'ecstasy e dell'alcol, del "divertimentificio" riminese, sballo, sesso e trasgressione. E anche questo divenne un "luogo comune" sul modo di stare insieme a suon di musica da quelle parti. Giordano Sangiorgi, romagnolo doc e "promoter predestinato", racconta attraverso vent'anni di storia (la sua) come la Romagna si sia "emancipata" da questi due stereotipi musical-sociali. Anche grazie a tipi come lui, "predestinato" a conoscere la musica dal di dentro, o meglio a viverci dentro, come se fosse il suo "brodo primordiale". Con una Prefazione di Cristiano Cavina.