Il cavaliere di carta velina
Il cavaliere di carta velina: In questa silloge Viareggio respira in sottofondo, palpita soffusa, incantata ascolta il canto di un cavaliere che le parla attraverso l'eco dei tempi, con voce che non conosce usura, tra angosce e turbamenti perché nel buio forza e luce si ricompongano. Un'illuminazione fugace in silenzio, suggestiva ed appassionata, rapisce il nostro pensiero cosciente, ci cattura in un mondo parallelo, almeno in apparenza, e diventa poesia. Lungo una strada deserta l'autore si affanna nel tentativo di dare un nome a quei sentimenti che teme perduti, finché l'arrivo di "Tosca" misterica figura di moglie, amica e amante restituisce identità alla vita.