Motti
Il volume consiste nell'edizione curata nel 1888 da Vittorio Cian dei Motti del cardinale Pietro Bembo. Un'edizione che fece epoca poiché rivelava per la prima volta un tratto ignoto di colui che la critica italiana aveva assunto a campione del petrarchismo: con questi strambotti, infatti, il colto cardinale protagonista del Rinascimento italiano, adottava proprio quelle forme poetiche aborrite, secondo la tradizione critica, dai petrarchisti.
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