Sono morto una notte di luglio

Sono morto una notte di luglio

Sono morto una notte di luglio: "Non che mi fossi aspettato una folla da stadio, né un corteo di zelanti adulatori come quelli che, in vita, mi giravano spesso intorno, e neppure quei giornalisti e quelle telecamere che spesso mi avevano gratificato e talvolta insultato. Non mi aspettavo neppure gli opportunisti dell'amicizia, quelli che nei momenti felici erano "amici di Paolo", che spesso sedevano alla mia mensa o che mi invitavano alla loro per esibirmi come un gioiello di famiglia. E non mi aspettavo neppure colleghi (ma un paio c'erano), dirigenti federali, stendardi e bandiere. Capii, d'un tratto, cos'era che mi aveva spento. Era la "morte civile", della quale avevo letto e sentito parlare senza immaginare la ferocia con la quale sapeva aggredire". "Not that I expected a crowd, nor a cavalcade of zealous sycophants like those who, in life, I turned around often, and even those journalists and those cameras that I often had gratified and sometimes reviled. I did not expect even the opportunists of friendship, those in happy moments were "friends", who often sat in my mess hall or inviting me to them to perform like a family jewel. And I wasn't expecting even colleagues (but a couple there were), Federal executives, banners and flags. I realized, suddenly, what was it that I had turned off. Was the "civil death", which I had read and heard without imagining the ferocity with which he knew attack ".
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Tratti d'anima
Tratti d'anima

Antonio Zocchi
Due vecchi su un ramo
Due vecchi su un ramo

Zoratto Patrizia
Il viaggio
Il viaggio

Laura Zorio
Roma così... per il Duemila (con «Appunti per un dialogo con papa Wojtyla»)
Roma così... per il Duemila (con «Appu...

Elio F. Accrocca, F. Caldari Bevilacqua