Identità e meticciato
Il possente richiamo all'identità, nelle sue declinazioni più viscerali, è uno dei presupposti dell'ondata reazionaria in atto nella cultura occidentale, che rimanda alla paura per l'altro, per il diverso. Eppure, proprio questa nostra epoca globalizzata, segnata al contempo da incertezza identitaria e da richiami atavici al sangue e alla terra, appare il momento migliore per spazzare via due dinosauri concettuali come "identità" e "rappresentazione", retaggio della metafisica platonica e medievale. L'autore, mostrandone l'inconsistenza ai fini della ricerca nelle scienze sociali e nell'antropologia in particolare, propone di sostituirli con il concetto di meticciato, ovvero di ibridazione culturale, di contaminazione feconda di stili e linguaggi diversi. E ci fa capire come non sia un caso se ancora oggi è in nome dell'identità etnica, religiosa o culturale che si combattono guerre, si consumano genocidi, si indicono crociate securitarie.
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