La città e i suoi fiumi. Il cammino delle acque beneventane nella storia della sua comunità (secc. XVII-XX)
L'anello storico che congiunge l'agricoltura all'artigianato e la protoindustria è molto stretto, non possiamo rinnegare l'identità di un Sannio che si è cimentato con un dignitoso ventaglio di attività produttive, quasi tutte legate alla trasformazione dei prodotti agricoli e delle risorse naturali. La storia della produzione industriale sannita è fatta di lana, olio, vino, cereali, tabacco, torba e calcare di cui restano gli spazi, gli edifici, le attrezzature e con loro le acque che assicuravano risorse idriche, energie idrauliche, fertili e abbondanti irrigazioni. Gualchiere, tintiere, balchiere e ancora mulini, frantoi, cave, miniere, essiccatoi e magazzini per la lavorazione del tabacco, pastifici. Architetture spesso mortificate dall'abbandono e dall'ignoranza. Un patrimonio industriale strettamente legato al patrimonio naturale, come quello delle acque dei fiumi Sabato e Calore, al servizio della città di Benevento, allora come oggi.
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