Sorriso della Sfinge (Il)
Nella stessa epoca in cui prendeva forma la sua opera poetica, Ingeborg Bachmann cominciò a scrivere anche dei racconti. Alcuni furono pubblicati in riviste, altri rimasero inediti o allo stato di frammento. "Il sorriso della sfinge" li presenta nella loro totalità. La grande sobrietà e precisione della scrittura dell'autrice trova in questi dieci racconti, scritti tutti negli anni '50, la sua prima sorprendente espressione. Le figure che vi appaiono sono intrecciate tra loro come le lettere di un monogramma o gli arabeschi di un ornamento. Sono come ombre che permangono pur restando inafferrabili: donne e uomini tra i quali nascono e si consumano rapporti tanto intensi - talvolta anche molto violenti - quanto effimeri; donne e uomini che vivono la loro esistenza senza essere in grado di coglierne il senso. Alludere a eventi che per coloro che li subiscono rimangono un segreto, evocare destini che si incrociano in un ambiente sospeso e rarefatto: in questo consiste la singolare forza di questi racconti che, quando furono pubblicati insieme per la prima volta, all'indomani della morte dell'autrice, suscitarono l'entusiasmo della critica.