La pelle degli altri
Mi chiamo Elena e vengo dall'Albania. A lui serviva una ragazza giovane e clandestina: nessuno doveva sapere della mia presenza in Italia, come un fantasma dovevo essere... invisibile. Nel mio paese c'è la guerra civile, le madri vengono separate dai bambini, la gente uccisa per strada senza motivo. Cosa ci può essere di peggio? Sono stata venduta, come un pacco, come un chilo di patate. Mi ha comprato tuo padre. Sono stata usata per partorire l'erede di cui aveva bisogno. Qualcuno mi disse che il destino non è già scritto, dipende solo da noi, dalla nostra volontà e chiunque ce la può fare. Anche una prostituta può conquistarsi la felicità. Mi possedeva con amore. Voleva rendermi la libertà: è stata l'unica persona che mi abbia trattato come un essere umano. Perciò non sono scappata. L'odio adesso è sopito. Rivoglio solo mio figlio. Hai compiuto vent'anni e di te ho solo un ricordo sbiadito. Ma io sono tornata per rivendicare i miei diritti, per confessarti la dura verità.
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