Autobiografia della mia infanzia
Alle quattro meno cinque eravamo già in cortile tutti silenziosi, praticamente senza parlare, oltre a Ghetti e me, c'era anche sempre Gianni Pecchini, Luigi Mattioli, e anche un nostro amico soprannominato Gallo, che ha sempre tirato delle belle gheghe (in gergo: tiro molto forte) e anche degli altri, e allora Gallo preparava la palla davanti al garage centrale, come se dovesse tirare un rigore, e a un certo punto Ghetti faceva il segnale che erano le quattro e Gallo tirava quattro spallonate sul garage, sbam, sbam, sbam, sbam, e mentre tutti urlavamo sono le quattro, si inaugurava il pomeriggio calcistico.