Canto d'inverno
Prologo "Era buio pesto quando lei aprì gli occhi. Ci mise un po' a capire di non essere nel suo letto, anzi di non aver dormito affatto. Stesa su un pavimento umido e ruvido - puzza di muffa e silenzio da brividi - tentò di muoversi. Ma aveva le ossa bloccate e un forte dolore alla nuca. Hai preso una botta in testa, disse a se stessa. Ché il buio era anche nel suo cervello: vuoto totale, nessuna memoria. Dove diavolo si trovava? Come? Perché? Istintivamente si portò le mani al volto, ma non c'era sangue, non sembrava almeno. Poi, lentamente, l'oscurità si fece un po' meno nera: solo un lieve bagliore latteo - punto indefinito sopra la testa - ma le bastò per tentare di orientarsi. Una botola, forse un pozzo. O una prigione? Dove?"
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