Anagrammi
Può l'enigmistica trasformarsi in una forma d'arte? Può un gioco del freddo intelletto miscelarsi ad una delle espressioni più calde dell'animo, acquistando un senso ben oltre la sua semplice risoluzione? Lo dimostra Maria Rosaria Longobardi in questo libro, raccolta di piccoli epigrammi di letteratura combinatoria in rebus. L'autrice inizia la sua ricerca di integrazione di questi due elementi diametralmente opposti 18 anni fa, collaborando come enigmista con vari giornali campani e pubblicando nel contempo poesie. Ella sembra quasi seguire testualmente, nella sua ricerca poetica, il celebre verso dell'ars poetica verlainiana: "prendi l'eloquenza e torcile il collo"; ma spingendolo sovente all'estremo: al confine, quindi, tra enigmistica e letteratura; sempre riuscendo a conservare, comunque, il concetto di fondo della poesia lirica: "c'è poesia dove c'è tensione stilistica" scriveva non a caso il maestro del simbolismo francese Mallarmè; e l'aspetto identificativo della poesia, il découpage, l' 'andare a capo' insomma ; ovvero il verso e la sua ritmicità.
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