Perché Nomadelfia
Nell'Italia appena uscita dal secondo conflitto mondiale e schiacciata dal peso delle macerie e dei lutti, un giovane prete emiliano raccoglie intorno a sé orfani, vedove e sfollati e occupa l'ex campo di concentramento di Fossoli (Carpi), dando vita a un progetto pionieristico di comunità cristiana. Valeria Cammertoni approda a Nomadelfia nel novembre del 1949, per uscirne solo diciassette anni più tardi. Dopo un'infanzia segnata dalla guerra e dalle difficoltà familiari, la scoperta di un mondo attraversato da un sentimento nuovo e vigoroso di carità e l'incontro folgorante con don Zeno, spirito inquieto e combattente, sono il perno di un cammino di fede che si intesse con le gioie e le difficoltà del vivere quotidiano. Questo libro è prima di tutto un racconto di un'esistenza semplice e di una vocazione profonda: una storia di gente comune, di povertà, di speranze immense e acute delusioni. Una vita intera: questo il gusto che rimane, la percezione chiara che si fa strada fino all'ultima pagina.