Un viaggiatore in Piemonte nell'età napoleonica: Aubin Louis Millin (1759-1818)

Un viaggiatore in Piemonte nell'età napoleonica: Aubin Louis Millin (1759-1818)

Era l'anno 1811 quando, in piena età napoleonica, Aubin Louis Millin, giornalista, uomo di scienza e di cultura - un 'savant' - iniziava il suo viaggio in Italia con un soggiorno in Piemonte, infrangendo così le consuetudini del Grand Tour settecentesco, nel quale Torino e le altre località subalpine significavano soltanto una breve tappa nella discesa verso le più celebri Firenze, Roma, Venezia e Napoli. Legato da rapporti di amicizia e collaborazione con gli ambienti culturali piemontesi dell'Accademia delle scienze e dell'università, Millin fu il primo straniero a esplorare il Piemonte con interesse, ammirandone il patrimonio artistico e l'ambiente naturale, indugiando sui resti archeologici e osservando le tradizioni popolari, studiandone l'economia e rilevando le varianti del dialetto. Nel 1816, quando il Piemonte era tornato Regno di Sardegna, Millin diede alle stampe, a Parigi, il suo "Voyage en Savoie, en Piémont, à Nice et à Gènes", in cui ricostruiva e raccontava quel viaggio. Ai lettori di oggi lascia una guida antica dall'impostazione moderna dove, in un ordinato reticolo di percorsi, capitolo dopo capitolo si narra di un territorio visto e vissuto, acquisito dalla passione del ricercatore ed esaminato con il metodo dello scienziato figlio dei Lumi; dove affiora un Piemonte passato ma soprattutto presente, lontano nel tempo ma ancor oggi vivo nei suoi paesaggi, nelle sue atmosfere, nei suoi costumi, nelle sue vestigia. Gli studi di Micaela Fenoglio, Paolo Gerbaldo, Maurice Mauviel, Anna Maria Riccomini, Cristina Trinchero e Sergio Zoppi propongono, attraverso lo sguardo e le parole di Millin, un viaggio nello spazio e nel tempo di singolare modernità nel Piemonte di due secoli or sono.
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