Olga la rossa
Jan Wolkers può essere definito l'osservatore per eccellenza. Questa straordinaria capacità di osservazione, che non stupisce in un autore che inizialmente ha cercato l'espressione nelle arti figurative, conferisce alla sua prosa plasticità e colore, lo spinge a collocare in maniera suggestiva i suoi oggetti "nello spazio". Il forte impatto emotivo dell'opera di Jan Wolkers è dovuto in gran parte al fatto che anche il lettore, in modo più o meno consapevole, percepisce nel suo complesso la composizione, il legame tra i vari elementi. Questa tendenza a sistematizzare e ordinare in maniera ponderata, a plasmare una forma armonica da parti che prese singolarmente possono sembrare stridenti e antiestetiche, riflette forse sul piano della scrittura un'altra inclinazione ricorrente dell'autore: il suo desiderio - ed è difficile trovare una parola migliore - di integrità, di purezza. L'aspetto crudo e doloroso della sua opera ha sempre lo stesso significato: il mondo, visto nel suo essere spieiatamente così e non altrimenti, da occhi non offuscati da pregiudizi, da un animo in essenza puro e innocente. Con grande libertà interiore - un uomo a cui nulla di umano è estraneo, privo di falsi pudori e false illusioni - ma anche con profonda tenerezza, Jan Wolkers costruisce il suo mondo da zero.
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