Clandestina
L'adolescente Loriane K. confida al suo diario la paura di essere denunciata, espulsa, separata dai suoi familiari, la mancanza di soldi, le infinite trafile burocratiche, le speranze, le delusioni e l'imbarazzo della sua condizione di clandestina da vivere in segreto. Non si tratta soltanto di una testimonianza necessaria su una vicenda in cui si tende troppo spesso a prendere la parola al posto dei diretti interessati, ma anche di un'opera letteraria con uno stile diretto e toccante che offre uno sguardo lucido e intelligente sull'integrazione, sugli sforzi adoperati per assimilare la cultura del paese d'accoglienza tanto da sentirla propria e sul conseguente smarrimento all'idea di dover tornare in una presunta "patria" ormai vuota di significato.
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