Le tonnare Amalfitane di Cetara e i marinai di Citara di Ischia
Sui fiumi Volturno e Torano ricchi di trote e tinche e lattero e i paranzelli di Mondragone e i rombi di Sinuessa. Eppoi c'è il Golfo di Pozzuoli con le anguille del Lago d'Agnano con la pesca nella metropoli napoletana sotto gli angioini che rifondarono l'Urbe dei 36 casali rimasti contrade fino a due secoli fa. Ed ecco i pesci di pietra di Posillipo, onice, madreperna e perle e la tonnara di Castell'Ovi importata da Pisciotta. Il viaggio prosegue nel Nolano vesuviano fra Somma e Torre Annunziata, Nocera, Tramonti, Lettere, Gragnano e il pescoso Sarno. C'è spazio in questo viaggio per il corallo di Torre, Vico e le triglie del Granatello di Portici, per la colatura cetarese delle alici, il garum latino, e per i crostacei giù per i Picentini, pesce azzurro nel Cilento, i Guardacoste per i tre circondari antichi di Castellammare e una appendice documentaria con tutti i nomi dei marinai di citara e forio d'ischia dell'ottocento concludono il testo.
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