Avellinesi nell'Ottocento. Raccontato su persone e personaggi di avellino
La vera cittadella del 1800 e il volto della miseria nella lotta sociale dopo le innovazioni dei Francesi e il ritorno dei Borbone e le insurrezioni. Avellino era come un cantone svizzero del Regno con Scienziati, medici e patrioti prigionieri a Montefusco. Vide la lenta ripresa agricola nella seconda metà del 1800 e si passò dall'aratro alla penna con le nuove classi sociali, mentre gli irriducibili borbonici divennero pian piano liberali, quando a gli ultimi paccheri che mandò giù il Re Franceschiello, seguì Avellino garibaldina e tutti cominciarono a vedere grano, farina e laganelle. Ma nasceva solo la nuova classe burocratica con tanta burocrazia, come si evince dalle feste date nei palazzi del Corso che preannunciavano un brutto 1900.
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