Scrivo... dunque sono. La scrittura in un'ottica analitico-transazionale
Chi ha paura della scrittura? Un arcano timore, o forse un'aura di sacralità, circonda da sempre la scrittura, oggetto misterioso, agognato e inseguito da parte di chi vorrebbe affidare alle parole i suoi pensieri. Infatti lo spazio bianco del foglio impaurisce. È come aggirarsi in un bosco dove si sentono tante voci o rumori, incomprensibile è capirne la fonte, afferrarne i significati; nell'intrico dei sentieri perdersi è facile e unica bussola è la luce che filtra dall'alto dei rami, un sottile filo che segna il percorso e aiuta in un alternarsi di luce e buio. Gli alberi, alle folate di vento, si muovono, assumendo, nell'oscurità, forme diverse e il viaggiatore spesso incontra creature strane, un corteo di ninfe che incede vociante. Pan guida e dirige.
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