Quelli che cantano dentro nei dischi
Per la prima volta riuniti in un unico volume, cinque celebri saggi critici dei primi anni 80 sui grandi innovatori della canzone italiana, nei quali Gianfranco Manfredi mostra con grande ampiezza di riferimenti, ma non senza provocatoria ironia, quanto la musica cosiddetta leggera abbia pesato sulla storia del costume di questo Paese. Sono scritti essenziali perché hanno il pregio di fare luce su una materia tradizionalmente poco frequentata dalla letteratura critica. Si tratta di saggi d'autore scritti nel momento in cui Manfredi - cantautore lui stesso - rappresentava un forte punto di contatto fra la canzone più esplicitamente politica e certa canzone pop (Ricky Gianco, PFM...). Questi scritti, usciti all'epoca per la Lato Side, indagano un rimosso collettivo: i rapporti col linguaggio, nato e nutritosi di ciò che passava il convento (la radio) in cui nacque e soprattutto si espresse il grande rinnovamento (non solo della canzone) degli anni 70. La creatività della penna critica di questi saggi visti 'dal ventre della balena' (esemplare quello su Jannacci, fitto di riferimenti storici personali) li configurano come i prolegomeni a ogni eventuale storia della canzone d'autore italiana, che, certamente, resta ancora in gran parte da scrivere.