Beato Parpot
Lo avevamo conosciuto mentre cercava lavoro, poi lo abbiamo ritrovato alla ricerca dell'amore. Questa volta riecco Barthélémy Parpot che si lancia, con assoluta sincerità, sulle cosiddette vie impenetrabili che conducono alla fede. Beati i poveri di spirito!!! Con questa ingenuità, questa innocenza ma anche questo senso dell'andare diritto allo scopo, che fanno la sua debolezza e la sua forza, Parpot si rivolge ai capofila delle quattro grandi correnti religiose (Papa, Rabbini, Imam e Buddisti) per fare loro questa benedetta domanda: "Cosa devo fare per credere???" Ma sembra che la fede non sia più facile da trovare che il posto fisso o l'amore eterno. Nella sua ricerca incontrerà il suo creatore, Alain Monnier in persona, che gli farà conoscere una monaca polacca con la quale andrà d'amore e d'accordo... Come i due romanzi precedenti ("Firmato Parpot" e "Un amore di Parpot") anche questo è costruito partendo da lettere, articoli di giornale, fotocopie di documenti, pagine di diario ecc... Ma questa volta Alain Monnier è più gentile del solito col suo personaggio come se si pentisse un po' di tutto ciò che gli ha fatto subire finora. I romanzi precedenti sono stati pubblicati da Theoria e da Frilli editore.
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