Giorgio! C'è un insetto!
Ricordi infantili che affiorano spontaneamente e in gran quantità, accomunati dalla ricorrente ambientazione: la casa di campagna, dove il protagonista trascorre col parentado gran parte dell'estate, teatro di parecchi aneddoti semiseri, talvolta grotteschi, legati ad animali, domestici e non, e ai familiari. Dal racconto emergono, a volte con prepotenza, le paure infantili, particolarmente degli insetti (di qui il titolo) e delle bisce, e il protagonista si imbatte nell'altro protagonista, il padre, che s'impone gradualmente ma pervasivamente in quanto modello mitizzato di coraggio, un alter ego ideale e irraggiungibile.