Bandiere. Dalla militanza all'attivismo
Le bandiere rosse in copertina e quelle iridate di cui si parla in questo libro sono i segni tangibili delle diverse modalità del prendere parte/prendere partito in cui da sempre si è espressa la militanza. Sono cambiati i nomi, i valori, i protagonisti, ma sempre il mondo si è retto e si è salvato grazie a chi va contro il corso del mondo, arrestandone la catastrofe e gettando magari le basi per guai maggiori. Si discute di Paolo di Tarso e di Saint-Just, si evocano cospiratori mistici e nichilisti, si ricordano grandezza, miseria e orrore della militanza bolscevica. Si interpellano le figure del martirio, della disciplina e della diserzione. Ci si chiede se la nuova categoria di attivismo ripeta o superi le forme antecedenti di impegno e organizzazione e soprattutto se esista una militanza del comune e in qual modo si commisuri alle dinamiche interne dei movimenti. Poiché l'arcobaleno delle bandiere testimonia l'irriducibile singolarità dei molti, ma apre la questione della messa in forma della moltitudine.