Sogno dopo (Il)
"Una porta nel cielo" si chiudeva con un sogno, un sogno chiamato Yokohama. "Il sogno dopo" è il necessario, naturale completamento di "Una porta nel cielo", è il racconto, dettagliato e partecipe, delle due ultime stagioni. Un periodo irripetibile. In questo lasso di tempo, è come se Baggio avesse vissuto tutte le fasi - ora felici, ora drammatiche - di una vita unica: i successi, le creazioni, gli infortuni, le cadute, le risalite. L'ostracismo di chi non ne accetta il talento. L'Argentina come 'buen retiro', gli amici e la natura come ricarica morale. La meditazione come risposta all'indecifrabile. Baggio, qui, non parla solo di Trapattoni e della sua 'inspiegabile' scelta di non convocarlo. Giudica la situazione attuale dello sport più amato d'Italia, indica i duri rimedi per risolvere una crisi altrimenti irreversibile. Ricorda un amico che non c'è più. Spiega, per quanto sia possibile, le tappe di due infortuni risoltisi in altrettante 'prodigiose' guarigioni. Analizza la sua attuale, straordinaria continuità. Racconta la sua voglia di giocare ancora, un altro anno almeno nonostante un calcio ormai svilito. E svela il sogno di sempre, negato ma non domo: Baggio, la Nazionale, la insegue ancora. Testimonia la sua esperienza di vita, Roberto Baggio, per poi azzardare un bilancio esistenziale, seguendo le orme di Antoine Doinel, il bambino de "l quattrocento colpi". II bilancio si risolve in un 'non' bilancio. In uno slancio in avanti, ancora. Per il bilancio, ci sarà tempo. C'è tanto tempo, ancora. Appendice statistica a cura di Elio Barraco aggiornata da Andrea Scanzi. Coordinamento e contributi di Ivan Zazzaroni.
Momentaneamente non ordinabile