Psiche-soma. Ippocrate nella letteratura medica del Settecento
L'autrice affronta il problema della ripresa dell'ippocratismo nella medicina del Settecento, analizzando, attraverso le emblematiche figure di Boerhaave, Stahl, Hoffmann, Boissier de Sauvages, Bordeu, Barthez, le proposte di soluzione che i medici-filosofi del secolo offrono al problema lasciato insoluto da Cartesio riguardo alle relazioni esistenti tra anima e corpo. Spinti da tale esigenza, questi scienziati riprendono l'antica medicina ippocratica e si pongono in continuità con le idee che ne erano a fondamento. Ciascuno individua definizioni, teorie eziologiche, metodi di indagine in consonanza con il proprio modo di intendere l'uomo e la sua natura. Ma l'operazione compiuta dai medici del Settecento si risolve, il più delle volte, in una lettura ideologica e imprecisa delle fonti, tale che Ippocrate perde la fisionomia di filosofo e medico dell'età classica per diventare meccanicista, animista, vitalista.
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