Pop Surrealism: What a Wonderfool World
Per la prima volta in Italia verranno esposti i capolavori dei maggiori esponenti del movimento Pop Surrealista. Quaranta gli artisti coinvolti e più di ottanta le opere in mostra; da Bear Girl di Mark Raiden a French Kiss di Ray Caesar, da Lost at Sea di Todd Schorr a Poison Parade di Camille Rose Garcia, oltre alle opere di Shepard Fairey, Miss Van, Ron English, Joe Sorren, Gary Baseman, Tara McPherson, Scott Musgrove, Kukula, Mijn Schatje, Alex Gross, Marion Peck, Natalie Shau, Paul chatem, Lola, Kathie Olivas, Leila Ataya, Jeff Soto, Esao Andrews, David Stoupakis, Tim McCormick. Nathan Spoor, Sas Christian, Travis Louie, Jonathan Viner, Adam wallacavage, Ken Keirns, Ahren Hertel, Kris Lewis, Aaron Jasinski, Ana Bagayan, Naoto Hattori, James Jean, Tim Biskup e le italiane Nicoletta Ceccoli e Niba. Pop Surrealismo, una definizione interessante in quanto riunisce in un movimento "il feticismo per il corpo e per le merci" della Pop Art e "l'attitudine visionaria" del Surrealismo, come scrive Gianluca Marziani nei testi critici del volume. Una corrente artistica nata al calare degli anni Settanta in California che presto si è espansa in America e in Europa.
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