Fata morta
«Giovanna Marmo, nella raccolta "Fata morta", propone in forma di nuda scansione ritmica parole lancinanti che mirano al cuore dell'esperienza ricettiva. Il suo è un gioco di contrasti che lega la dimensione corporale a quella minerale, saldando in modi inediti fiaba e invenzioni metropolitane» (dalla motivazione del premio «Antonio Delfini», Modena 2005).
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