Prima che venga la notte
Domenica 1 ° ottobre, le 9 del mattino: sul linoleum tirato a lucido, tra le piante di plastica verde, scivolano rotelle e pantofole felpate, in un via vai di messimpieghe virate al rosa, sgargianti abiti a fiori e golfini fatti a mano. Giornata di festa alle Bégonias, la casa di riposo nella periferia di Parigi dove una stralunata compagine di arzilli vecchietti attende ansiosamente le famiglie in visita. Ma i parenti che compiono il loro dovere festivo - segretamente sperando che sia l'ultima volta - non sospettano neanche lontanamente la turbinosa e frenetica attività che punteggia il resto della settimana. Storie intricate di incontri clandestini tra vivaci ottuagenari come Thérèse e Robert, battibecchi al vetriolo tra un'ex tabaccaia e l'acida moglie di un pastore, progetti di evasione di avventurosi capitani senza ciurma o pugni nello stomaco come quelli con cui l'ancora bellissima ma ormai svanita Geneviève ripaga l'adorante devozione del marito chiamandolo con i nomi dei suoi passati amanti... Senza tralasciare le infermiere e il direttore con i loro alti e bassi sentimentali, le loro relazioni complicate dalla forzata intimità. Su un sottofondo di musica improbabile, pervasa dall'odore di disinfettante e minestrina, scandita dalle visite mediche e dai programmi TV, la vita scorre al rallentatore tra gioia e sofferenza, amicizia e solitudine, amore e noia, malattia e invidia. Con sensibilità e penetrante spirito di osservazione, Camillo de Peretti ci immerge nell'universo singolare delle case di riposo, toccando con ironia e tenerezza un argomento di grande attualità: la società che invecchia ma non si arrende, tutt'altro che disposta a dimenticare le sorprese della vita, i palpiti dell'amore, il brivido del sesso. E ci regala un libro che ci fa sentire migliori, ottimisti sul nostro futuro e amare i nostri simili.
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