Tra due secoli. Per il tirocinio letterario di Pietro Bembo

Tra due secoli. Per il tirocinio letterario di Pietro Bembo

Sul finire del Quattrocento Pietro Bembo si affaccia sulla scena letteraria italiana, sperimentando forme e generi che presto abbandonerà. È un Bembo molto diverso da quello che, di lì a poco, avrebbe fissato un canone letterario che escludeva gli autori quattrocenteschi, modelli, assieme a Petrarca, della sua prima officina letteraria. Analizzando tre opere giovanili molto differenti tra loro (Asolani, Stanze e Motti), questo studio permette di entrare nel vivo di un significativo mutamento di orizzonti culturali. Ripercorrendo le varie fasi redazionali del dialogo asolano e delle ottave urbinati, e riproponendo gli ormai dimenticati distici dei Motti, si aggiungono alcuni tasselli inediti, utili ad illuminare una personalità intellettuale complessa e in continua evoluzione.
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