Come onda sull'artista
Ci sono momenti della nostra vita in cui riusciamo a sospendere il battito convulso del tempo che rapisce i nostri giorni; ci sono ore in cui ci risuona dentro la eco insopprimibile di voci lontane che racchiudono parole mai più ascoltate; ci sono attimi che si illuminano di ricordi che ritenevamo perduti. Ecco, fermarsi a leggere, anche in ordine sparso, le poesie di Antonio Daddario ci spinge a raggomitolare il filo dei sentimenti che la vita ha ingarbugliato. D'incanto riappare lo specchio dell'anima che abbiamo riposto nei meandri della razionalità e riprendono vita le sembianze di un'esistenza che per essere vera deve nutrirsi di emozioni limpide, sguardi cristallini, voci che vanno dritto alla radice del cuore. Come l'arista che del grano prolunga l'effluvio della fragranza nel pane; e la sua onda odorosa avvolge la sacralità del ritrovo familiare, insaporisce la fatica del lavoro, lievita gli anni e le stagioni.
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