Da Seattle a Genova. Gli 8 non valgono una moltitudine
Scopo del libretto è quello di disegnare una succinta mappa, la più chiara attendibile ed aggiornata possibile, dei numerosissimi gruppi che compongono - e non - l'affollato Genoa Social Forum, e che si riuniranno a Genova per manifestare contro il G8. Dei maggiori di questi, il libro, cerca di tratteggiare gli obiettivi e le motivazioni specifiche del dissenso al G8 e le strategie che ciascuno di questi intende perseguire. Il libro, attraverso il breve racconto del percorso storico del movimento e attraverso le interviste a noi rilasciate dai portavoce di alcuni dei più importanti gruppi che lo compongono, evidenzia, ancor prima delle peculiari ragioni che animano i singoli gruppi, la netta percezione di quanto sia ingiusto ed inadeguato che "8 Grandi" decidano del destino del nostro pianeta, del destino di tutti. Il Genoa Social Forum è formato da gruppi eterogenei sia per scelte ideali e politiche che per formazione culturale, ma, nonostante i loro vari e molteplici distinguo, tutti evidenziano un comune intendimento e una comune necessità: lottare contro una globalizzazione selvaggia, intesa come vantaggio di pochi a danno di tutti. E testimonia ad ognuno come la nuova contrapposizione planetaria sia ormai tra un nord e un sud del mondo e tra cittadini ricchi e cittadini poveri dei cosiddetti "paesi ricchi". Le manifestazioni di piazza a Seattle, Nizza, Goteborg e adesso quelle attese a Genova, indicano chiaramente una radicata presa di coscienza collettiva transnazionale che si oppone fortemente a chi vorrebbe omologare tutti e tutto alle crude leggi del mercato, dettate dalle multinazionali che per definizione, anche condizionando governi di paesi democratici, hanno come unico scopo quello di produrre soltanto un sempre maggior profitto. Se i vari governi e governanti non comprenderanno velocemente come questa variopinta e variegata avanguardia, che nei prossimi giorni manifesterà a Genova, sia in realtà solo la punta di un enorme iceberg rischieranno seriamente d'imbattersi presto in una moltitudine, commettendo un grave errore di valutazione dalle conseguenze storiche imprevedibili. Per certo, ognuno di noi, cittadini di ogni latitudine del mondo, da questi manifestanti, una cosa - che ci piaccia o meno - l'abbiamo compresa forte e chiara e non possiamo più far finta di pensare, da qui in avanti, che le scelte degli 8 potenti della terra riguardino solo "gli altri".