Il mio cuore stuprato
Partito dal profondo Nordest, non ancora inteso come locomotiva economica d'Italia, Vendrame portò in giro per l'Italia il suo scapestrato stile di vita. Era un calciatore scomodo. Sul campo si esibiva in magie irridenti, tipo dribblare l'avversario con tunnel andata e ritorno. Un campione ribelle, che sbertucciava i dirigenti-parrucconi e le dichiarazioni tipiche del calciatore italiano medio. Quel che il calcio non sa, meglio: quel che il calcio non vuole sapere, è che Ezio Vendrame, smessi i panni del pedatore "rebelde", è diventato un poeta raffinato e dolente.
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