Passo falso

Passo falso

C'era una volta un assassino filosofo, un misto di Antistene educato, di Zenone senza Dio e di Darwin misantropo, tutti riuniti in una macchina umana perfetta e terribilmente pericolosa. Non aveva nome. In ogni caso, nessuno lo conosceva. Incaricato da un cattivo (senza cattivo, dirà più tardi, la ragazzina, non c'è storia), questo sconosciuto si recò in una casa dove trovò diversi oggetti: una vittima che egli giudicò essere allo stesso tempo assurda e integra, un libro, cosa rara, sulla storia e gli storici, scritto da uno spirito superiore e generoso; una fotografia, infine, che rappresenta la moglie e la figlia della vittima. Prese il libro. Si mise alla ricerca dei due personaggi della fotografia, e li trovò.
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