Nonviolenza e mafia. Idee ed esperienze per un superamento del sistema mafioso

Nonviolenza e mafia. Idee ed esperienze per un superamento del sistema mafioso

Un saggio di Vincenzo Sanfilippo, pubblicato recentemente sui Quaderni Satyagraha" - rivista di riflessione scientifica sul metodo nonviolento - e qui di seguito riportato integralmente, ha ridato ad alcuni di noi l'occasione per riprendere, dopo anni, una riflessione interrotta sul rapporto tra mafia e nonviolenza. Uno dei grandi testimoni della nonviolenza è stato Danilo Dolci che ha operato in Sicilia. A lui dobbiamo molto per una serie di riflessioni, ma soprattutto di azioni nonviolente svolte nella nostra terra. Se si eccettua la testimonianza del sociologo triestino, ci sembra che il rapporto tra mafia e nonviolenza sia stato un terreno poco esplorato: sia con indagini, ricerche, studi, sia con iniziative, attività, azioni tese alla risoluzioni di conflitti nel Mezzogiorno.Il metodo nonviolento ha cominciato ad avere robustezza dal punto di vista teorico e di sperimentazione in altri campi (basti pensare al tema pace-guerra); ma sul conflitto fra società civile e mafia - conflitto centrale almeno per la Sicilia e per l'intero Mezzogiorno italiano - credo che sia stato detto e scritto poco. Ecco perché è stato importante (come documentiamo in questo libro) avviare una rete tra persone e associazioni interessate a questo tema non solo dal punto di vista teorico, ma anche dal punto di vista della pratica quotidiana" (Dalla Presentazione di Emanuele Villa).
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