Il pugile a riposo
Marine imbottiti di anfetamine nell'inferno del Vietnam, incontri di boxe come tragedie wagneriane, agenti pubblicitari dispersi a Bombay, malati terminali di cancro alle prese con Schopenhauer... Undici racconti che sono altrettante riprese di un match senza precedenti, in cui il lettore è continuamente messo alle corde dai colpi inarrestabili di una scrittura secca, concentrata, fulminante. "Il pugile a riposo" è una raccolta densissima che, come un album che ha fatto la storia del rock, contiene solo grandi "singoli": in queste pagine trovano posto tre racconti pubblicati sul "New Yorker", due selezionati per l'antologia annuale delle "Best American Short Strories", il vincitore del prestigioso O. Henry Award, e "Voglio vivere!", che John Updike ha definito uno dei migliori racconti americani del Novecento. Tradotto in oltre quindici lingue, questo libro di esordio che ha fatto conoscere al mondo il legittimo erede di Carver e di Hemingway.
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