Le profezie di Daniele e l'Apocalisse di S. Giovanni Apostolo
Nella presente opera, pubblicata per la prima volta nel 1853 e messa all'Indice l'anno successivo, Charles Beckwith esamina il contenuto dei due testi sacri, prendendo le mosse dal libro del profeta Daniele (il sogno di Nabucodonosor della statua quadripartita, le bestie, i flagelli), e continuando con l'Apocalisse. Seguendo il metodo protestante, egli propone le sue interpretazioni alla luce di precisi fatti storici succedutisi dai tempi biblici fino alla Rivoluzione francese e alle turbolenze ottocentesche. Per l'autore esiste un punto fermo: il messaggio dell'Antico Testamento, e poi del Nuovo, è stato trascurato. La Chiesa di Roma si è gradualmente allontanata dal vangelo dimenticando la parola scritta, la purezza originaria, e ha introdotto innovazioni che l'hanno portata, gradualmente, a diventare un qualunque regno terreno, anzi, il regno terreno cui tutti gli altri si piegano, addirittura il regno dell'Anticristo.
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