Ultimo viaggio a Rustene
A metà del XV secolo, Zuan, un giovane dell'Altopiano dei Sette Comuni, accusato di omicidio, per evitare il capestro fugge a Venezia, dove si imbarca su una cocca in partenza per il Nord Europa. Capitano della nave è Piero Quirini, che 15 anni prima, durante un viaggio nelle Fiandre, aveva fatto naufragio con pochi superstiti nelle isole Lofoten in Norvegia. Dopo alcuni mesi era ritornato in patria recando con sé alcuni stochfis (merluzzo essiccato al vento) che più tardi sarebbe diventato il nostro bacalà. Il capitano ritorna in Norvegia per chiedere al re di Danimarca di aprire al nord nuove vie commerciali per la Serenissima. Ma desidera anche rivedere l'isola di Rustene, ove era stato accolto e aveva lasciato un suo marinaio, proprio il padre del giovane montanaro. Ma la Lega Anseatica, per rivalità commerciale, farà fallire la spedizione. Solo Zuan riuscirà a raggiungere le isole Lofoten, da cui successivamente inizierà un lungo viaggio di ritorno attraverso l'Inghilterra e la Francia. Grazie ad una sua iniziativa a sostegno dei poveri del paese di Valstagna, si diffonderà l'uso dello stochfis presso la popolazione di tutto il Veneto.
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