L'asistema in-assenza e la cura. E possibile pensare le categorie della mancanza, della perdita, della a-consensualità quali fattori di sanità?
Quali potranno essere la nozione di sanità e di cura nella società multietnica, pluralista e globalizzata del Terzo Millennio? Sapremo cambiare i concetti che orientano la costruzione dei modelli gnoseologici e terapeutici, in accordo con le modificazioni del sistema-realtà in cui viviamo e che incessantemente costruiamo (e decostruiamo) nell'interazione complessa mente-realtà? Ha davvero senso pensare che la sanità coincida con la scomparsa dei sintomi e con un adattamento al sistema noto? L'autrice ritiene che sia auspicabile, il più delle volte necessaria, l'acquisizione d'un procedimento asistemico sufficientemente flessibile da consentire quell'interazione adatta al sistema-realtà in trasformazione.
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