Manuale del regista. Fare il cinema 2002

Manuale del regista. Fare il cinema 2002

Il regista, pur operando in un ambito strettamente grafico, è soprattutto uno scrittore. Il suo compito principale è infatti quello di redigere una vera e propria storia, non quello di disegnare una o più immagini. Se è immaginabile un buon film con una qualità grafica e fotografica scadente, non è invece possibile ottenere commenti positivi nel caso opposto, quando cioè ci si trovi davanti ad una eccellente visualità in assenza però di una struttura narrativa valida ed efficiente. Questo atteggiamento, insito negli spettatori, testimonia innegabilmente che il cinema è un'arte fatta soprattutto di storie, derivate strutturalmente dal romanzo, di teatro, dato l'indispensabile e fondamentale apporto dato dalla recitazione, e di pittura o, più in generale, di arti grafiche. Il regista è quindi un conoscitore di più linguaggi, che ne fanno l'interprete delle più diffuse forme di comunicazione oggi presenti sul pianeta. Professione quanto mai globalizzata, richiede la più vasta capacità di lettura possibile della sensibilità collettiva planetaria. Anche le esigenze di questo particolare business, che richiede investimenti spesso alla cieca nonché un ciclo di vita del prodotto estremamente effimero ed esiguo, spingono verso produzioni le più massificate possibili. (dall'Introduzione)
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